Nel settore delle fonderie, la gestione delle emissioni è una delle sfide più importanti per garantire il rispetto delle normative ambientali e promuovere la sostenibilità. Il monitoraggio continuo delle emissioni non solo aiuta a ridurre l’impatto ambientale, ma contribuisce anche a migliorare l’efficienza operativa e a prevenire potenziali rischi per la salute e la sicurezza.
Quali sono gli aspetti cruciali da considerare nel monitoraggio delle emissioni in fonderia?
Nella gestione delle emissioni in contesti industriali, in particolare nelle fonderie, occorre prestare attenzione ad alcuni aspetti che agevolano e migliorano l’efficienza operativa della rilevazione.
- Tecnologie avanzate: l’uso di sensori e sistemi di monitoraggio in tempo reale permette di raccogliere dati accurati sulle emissioni di polveri, gas e altri inquinanti. Questi strumenti forniscono una visione completa delle performance ambientali.
- Ottimizzazione dei processi: il monitoraggio delle emissioni aiuta a individuare aree di miglioramento nei processi produttivi, consentendo di ridurre l’uso di risorse e le perdite energetiche, con un impatto positivo anche sui costi.
- Conformità alle normative: garantire che le emissioni siano sotto i limiti stabiliti dalle normative ambientali non solo evita sanzioni, ma migliora anche la reputazione dell’azienda come “green”.
- Trasparenza e responsabilità: un buon sistema di monitoraggio permette di tracciare i progressi nel tempo, fornendo informazioni che possono essere condivise con le autorità competenti, i clienti e gli stakeholder.
Tecnologie al servizio della fonderia
Da qualche anno anche le fonderie stanno prendendo coscienza di quanto le tecnologie di misura possano essere utili, in particolare per l’efficientamento nella gestione, nella manutenzione e nell’ottimizzazione delle prestazioni degli impianti di aspirazione e trattamento dei fumi. Questi impianti oggi sono sempre più importanti nella gestione delle fonderie, sia per l’abbattimento dell’impatto ambientale che per l’efficienza operativa, con una riduzione dei consumi di energia e ottimizzazione delle operazioni di manutenzione.
La maggior attenzione a questi aspetti ha portato a un’evoluzione a partire dalla progettazione fino alla gestione degli impianti di aspirazione e abbattimento dei fumi, evoluzione che non può prescindere dall’adozione di sistemi di misura e controllo accurati, affidabili e di semplice gestione e interpretazione.
Quali sono le principali tecnologie di misura al servizio della fonderia?
Misure di portata
La migliore tecnologia nei contesti di controllo delle portate nei vari punti di aspirazione dell’impianto è senza dubbio quella termica, di cui ICM è pioniere in Italia. Gli strumenti sono prodotti dalla statunitense KURZ, che ha per prima sviluppato questa tecnica di misura a partire dagli anni ’70. I termici misurano direttamente la portata in massa a partire da zero fino a velocità elevatissime e con dinamiche di risposta molto rapide. Non soffrono le polveri in sospensione o le condizioni particolarmente critiche di umidità o temperatura. I termici KURZ sono installabili a inserzione mediante un semplice foro su condotte e camini di qualsiasi forma e dimensione, garantiscono precisione ed efficienza con una manutenzione virtualmente nulla per numerosi anni.
Mediante l’impiego di questi strumenti l’operatore potrà sempre tenere sotto controllo le portate in aspirazione dai vari reparti e anche le portate in emissione ai camini.
Misure di concentrazione polveri
Circa 20 anni fa ICM ha portato in Italia la tecnica di misura della concentrazione delle polveri basata sul principio elettrodinamico, brevettato in quegli anni dall’inglese PCME. Si tratta di una sostanziale evoluzione dei polverimetri triboelettrici che hanno delle importanti limitazioni tecnologiche. Gli elettrodinamici non risentono dello sporcamento dell’asta di misura, così come delle variazioni di velocità dei fumi, pertanto oltre ad essere ideali negli impianti a portata variabile offrono anche enormi vantaggi con la riduzione della manutenzione.
La nostra esperienza
Nell’ambito del rispetto delle normative comunitarie adottate anche in Italia per il controllo delle emissioni in atmosfera dagli impianti di fusione la Regione Lombardia ha recepito la norma UE 2016/1032 relativa alle BAT 10 (Best Available Technology) prescrivendo nell’ambito delle fonderie di metalli non ferrosi l’adozione di sistemi di monitoraggio polveri e portate secondo standard prestazionali molto restrittivi.
Ad oggi ICM ha un’ampia esperienza con oltre 280 sistemi di controllo filtri ed emissioni installati nel settore dei metalli ferrosi e non ferrosi. ICM ha progettato e fornito sistemi SME/SC/SA (versioni in funzione della tipologia e criticità dell’impianto di trattamento fumi ed emissione) curando non solo la fornitura dei componenti chiave certificati QAL1 secondo EN-15267-3, ma anche l’installazione, l’avviamento e l’impostazione della corretta gestione dell’impianto con la totale soddisfazione dei clienti che hanno deciso di lavorare con noi.
In questo video vi portiamo all’interno di una fonderia di alluminio per mostrarvi come ICM supporta i propri clienti nell’installazione di sitemi di monitoraggio in continuo delle polveri e delle portate.
Adottare soluzioni di monitoraggio delle emissioni non è solo una questione di conformità, ma un’opportunità per rendere i processi produttivi più efficienti e sostenibili, promuovendo un futuro più verde per l’industria.