La transizione verso un’industria a basse emissioni di carbonio richiede non solo nuove tecnologie, ma anche strumenti affidabili per misurarne l’efficacia. Tra questi, i misuratori di portata massica si stanno rivelando essenziali per il monitoraggio e l’ottimizzazione dei processi di cattura della CO₂, sia in ambito industriale che ambientale.
Negli ultimi anni il tema della Carbon Capture è passato dal dibattito accademico alla realtà operativa di molte aziende industriali. L’urgenza climatica, unita a obiettivi sempre più stringenti in tema di sostenibilità, ha spinto la ricerca verso tecnologie capaci non solo di ridurre le emissioni, ma anche di recuperare, riutilizzare e valorizzare l’anidride carbonica. In questo scenario, la misura accurata dei flussi gassosi diventa un nodo tecnico fondamentale.

Perché catturare la CO₂?
La cattura della CO₂, pur non essendo una soluzione definitiva, rappresenta una leva strategica per settori difficili da decarbonizzare come cemento, acciaio e industria chimica. Secondo le stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), ad aprile 2024 erano già operative 45 installazioni commerciali di CC (Carbon Capture) e 27 impianti DAC(Direct Air Capture) a livello globale.
La CO₂ catturata può essere stoccata in formazioni geologiche (CCS) o riutilizzata (CCU) in diversi ambiti: dalla carbonatazione delle bevande al packaging alimentare, dalla fertilizzazione in serra alla produzione di carburanti sintetici e nanotubi di carbonio.
Che si tratti di separare la CO₂ dai gas esausti nei processi produttivi (CC) o di estrarla direttamente dall’atmosfera (DAC), la sfida tecnologica è chiara: misurare in modo accurato e affidabile flussi di gas a bassa pressione e composizione variabile.
In questo ambito, le soluzioni di misura dell’azienda svizzera Vögtlin offrono un concreto vantaggio tecnico per impianti, integratori e centri di ricerca.
Una tecnologia affidabile per una sfida complessa

Nei sistemi di cattura della CO₂, la misurazione dei flussi gassosi rappresenta una vera sfida. Si tratta infatti di flussi spesso discontinui, caratterizzati da forti variazioni di concentrazione, che possono passare da un semplice 5% fino al 100% di CO₂, e che operano generalmente a basse pressioni. In queste condizioni, i misuratori tradizionali faticano a garantire la necessaria affidabilità e ripetibilità dei dati.
Per rispondere a queste esigenze, Vögtlin ha sviluppato il misuratore di portata massica d·flux, una soluzione progettata specificamente per applicazioni complesse come la Carbon Capture. Si tratta di uno strumento che si basa sul principio della caduta di pressione differenziale su un elemento di flusso laminare e che offre una misurazione multiparametrica, rilevando in modo simultaneo portata massica, portata volumetrica, pressione e temperatura.
Uno dei suoi punti di forza è la possibilità di programmare fino a 15 gas o miscele differenti, selezionabili in tempo reale tramite PLC esterni, garantendo così la massima flessibilità operativa. Inoltre, è compatibile con gas secchi e puliti, e può lavorare con pressioni basse e temperature comprese tra -10 e +60 °C. A rendere il sistema ancora più affidabile è il suo algoritmo di calcolo, che integra i dati rilevati con il database Refprop del NIST, riconosciuto a livello mondiale per l’accuratezza delle proprietà termofisiche dei gas.
Applicazioni concrete: DAC e CC
In impianti DAC, dove la CO₂ viene estratta direttamente dall’aria, il d·flux si è dimostrato ideale per la misura di miscele dinamiche (es. CO₂/AIR) con percentuali variabili. In un caso applicativo, sono state programmate 13 miscele diverse (da 0% a 100% CO₂) e selezionate automaticamente in base al segnale di un sensore esterno.
Anche nel campo della CC, dove si monitora la CO₂ all’interno di flussi industriali (es. gas di combustione, off-gas da reattori, processi chimici), Vögtlin ha fornito soluzioni integrate con mass flow controller e meter da 2 a 40 kg/h, con portate controllate di aria, azoto e CO₂.
La decarbonizzazione dell’industria richiede un approccio integrato, dove cattura, misura e riutilizzo della CO₂ devono andare di pari passo. Soluzioni affidabili come il misuratore d·flux consentono di affrontare con sicurezza le criticità della misura in contesti dinamici, aprendo nuove opportunità per impianti più sostenibili e smart.
La transizione ecologica passa anche attraverso la capacità di misurare in modo intelligente ciò che prima si disperdeva. Con le soluzioni Vögtlin, Ital Control Meters si pone come partner tecnologico per aziende e integratori impegnati in progetti di riduzione e recupero delle emissioni di CO₂.
Perché misurare meglio, oggi, significa costruire un futuro più sostenibile.


